Deep brain- La depressione nel paziente con disturbi neurologici

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La maggior parte delle malattie neurologiche, soprattutto quelle di tipo neurodegenerative, come la Malattia di Parkinson, la Malattia di Alzheimer, la Sclerosi Multipla e la Demenza, presentano un’elevata comorbidità con i disturbi psichiatrici. Tra questi, la depressione è sicuramente il disturbo più frequente. Forme gravi di depressione si caratterizzano per un numero più elevato di sintomi, molto spesso inerenti alla sfera cognitiva, affettiva e dell’umore. Si parla, in genere, di depressione maggiore, che se non adeguatamente identificata e trattata può inficiare la qualità di vita dei pazienti e la loro sfera sociale e familiare.

Una migliore definizione diagnostica, l’attuazione di una terapia farmacologica specifica e la possibilità di poter intervenire con tecniche mirate di riabilitazione psichiatrica e di psicoterapia si rivelano elementi cruciali, soprattutto quando il disturbo si manifesta in forma grave. Ruolo chiave è svolto anche dalla comunicazione medico-paziente, che se efficace si traduce in minore ansia e maggiore soddisfazione del paziente, e di conseguenza, in una migliore aderenza terapeutica.

La continuità del progetto Deep Brain, al suo secondo anno consecutivo di svolgimento, attraverso le evidenze più recenti, le esperienze di pratica clinica e il confronto fra pari, si pone l’obiettivo di analizzare gli aspetti fisiopatologici, clinici e terapeutici della depressione in presenza di disturbi neurologici, mettendo il paziente sempre più al centro del percorso di cura.

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